mercoledì 21 gennaio 2015

Sei mesi di te, sei mesi di noi

Quasi non ci siamo accorti del tempo che è passato, sei mesi fa sei entrata nella nostra famiglia ed è come se ci fossi sempre stata.
Prima che tu nascessi, leggevo di altre mamme che raccontavano dell'amore che si moltiplica quando arriva un nuovo membro nella famiglia ed io non riuscivo a capire, non potevo nemmeno pensare di amare qualcuno come amavo tuo fratello e invece...appena ho visto i tuoi occhi, appena ho sentito la tua voce per la prima volta (e che voce!), il mio cuore si è innamorato per la terza volta (la prima con il tuo papà, la seconda con tuo fratello e la terza con te).
Solo in quel momento ho capito che l'amore può davvero moltiplicarsi, può crescere così tanto da far credere che possa esplodere da un momento all'altro.
Ed eccoci qui, al nostro primo giro di boa: 6 mesi insieme e sono volati.
Tu ci hai reso chiaro fin da subito che non sei una bambina come le altre, che tu hai già la tua indipendenza, ma a poche settimane hai cercato di adattarti a noi e ai nostri orari. Tu che da sola hai deciso di evitare il pasto notturno, tu che ti arrabbi se ti tengo attaccata al seno anche un secondo in più del necessario, tu che sorridi ogni volta che vedi tuo fratello, tu che stai tranquilla nella culla ad osservarci e ci lasci il tempo per mangiare e per star dietro a tuo fratello.
Con te è come se vivessi un'altra maternità: mi lasci il tempo per fare e disfare, ma se ti arrabbi, non c'è verso di calmarti se non prendendoti in braccio.
Tu che sei già così indipendente, ma che piangi se ti lascio da sola con i nonni.
Tu che non sei mai stata una mangiona, ma che le pappe le apprezzi e le finisci di gusto.
Tu che sei sempre calma e tranquilla, ma quando ti incazzi, ti incazzi di brutto.
Tu che mi guardi e sorridi ed io non posso che sciogliermi in quel sorriso.
Tu che ci hai fatti innamorare tutti di te...
Buoni primi sei mesi di vita, amore nostro...

giovedì 15 gennaio 2015

Non possiamo permetterci più di un giorno di malattia

Scrivo questo post distesa a letto con la febbre che pian piano si sta abbassando (santa tachipirina) e con i polmoni che si liberano e tornano a farmi respirare normalmente.
Pure noi ci siamo beccati questa maledetta influenza che sta girando adesso: l'unica a scamparla è stata la bimba piccola, di 5 mesi e mezzo (si pensa che così piccoli siano fragili e invece sembra che lei sia riuscita a non prendersi questo virus).
Quindi all'appello abbiamo due adulti di 29 anni e un bimbo di 2 anni che si sono beccati febbre, tosse, mal di testa, indolenzimenti vari. Insomma tutto il repertorio classico dell'influenza.
Ma questa influenza è particolarmente bastarda perché ti fa credere di essere passata e poi ti tormenta di nuovo con la febbre che pensavi fosse scesa e invece no, eccola lì la linea del termometro che sale e sale oltre i 38 e arriva quasi a 39...
Per una questione di mera fortuna, ci siamo ammalati a giorni alterni o comunque quando uno stava peggio, gli altri sembravano stare meglio e così a giro.
Mi sono potuta permettere di rimanere a letto un intero giorno quando ho avuto la febbre sopra i 39, anche perché credo che sarei collassata da qualche parte se mi fossi alzata e tutto grazie ad un marito fantastico che si è preso cura dei bambini mentre io facevo la moribonda a letto.
Ho la fortuna di avere un marito che non solo mi aiuta in tutto e per tutto con i bambini, ma che sopporta la malattia in modo esemplare. Basti sapere che è la prima volta che prende i giorni di malattia al lavoro da 10 anni (cioè da quando ha iniziato a lavorare).
Nonostante io sia incredibilmente fortunata avendo un marito così premuroso, sono arrivata alla conclusione che noi mamme non possiamo permetterci più di un giorno di malattia.
Dopo solo un giorno ho notato che la tensione in casa stava aumentando, che mio marito si stava affaticando e questo non lo avrebbe aiutato con la guarigione, che il mio bambino più grande faceva capricci per niente, che la mia bimba più piccola era un po' nervosa (lei che è la calma e la tranquillità fatte persona). Come se la mancanza di un elemento nella nostra equazione di famiglia, scombinasse tutto e tutti e il risultato alla fine non tornasse.
Questo post non nasce dalla voglia di celebrare le mamme come esseri insostituibili, ma dalla necessità di proteggere questi esseri e rendersi conto che forse qualcosa dovrebbe cambiare.